Undicesima ed ultima pellicola che vede come protagonista l'ispettore Nico Giraldi, è il risultato di una co-produzione italo-tedesca concretizzatasi con la partecipazione di alcuni attori tedeschi (tra cui Holger Münzer, nel ruolo dell'antagonista del film) e le riprese realizzate a Berlino
Nel corso di uno spettacolo tenutosi al Blue Gay (un cabaret di drag queen del centro di Roma) viene ritrovato morto Lino Sandulli (in arte Nadia), artista del locale. Le indagini vengono affidate all'ispettore Giraldi, il quale inizialmente non accetta per via della nascita della sua seconda figlia, Principessa.
Ben presto però l'ispettore cambia idea, stressato dalla moglie esaurita e dalla figlia che piange tutta la notte. Finge quindi di partire per New York andando in realtà a farsi ospitare a casa di Venticello, il quale lo aiuta nelle indagini fingendosi un travestito. Grazie a questo stratagemma Giraldi inizia a frequentare il Blue Gay riuscendo ad entrare in contatto con la diva del locale, Alfredo Nelli in arte Colomba Lamar. Un pestaggio subito da Venticello ad opera di ignoti tedeschi e le rivelazioni di Colomba indirizzano Giraldi verso Kurt Linder, un regista tedesco presente al Blue Gay durante la serata in cui Nadia è stata uccisa.
Contemporaneamente Trentini viene a scoprire che il padre di Nadia è un noto scienziato atomico coinvolto in un intrigo internazionale: il fatto che Linder sia partito improvvisamente fa ricadere ulteriori sospetti sul regista, al punto che Giraldi viene incaricato di recarsi a Berlino per indagare con la collaborazione della polizia tedesca. Grazie ad alcuni indizi Giraldi riesce ad incastrare Linder (che aveva ucciso Nadia per incarico del KGB, nel timore che potesse scoprire il sequestro del padre, avvenuto perché in possesso di importanti segreti nucleari) e a farlo arrestare alcuni istanti prima che potesse varcare il confine con Berlino Est.
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