DELITTO IN FORMULA 1
Delitto in Formula Uno è un film del 1984, diretto dal regista Bruno Corbucci
Nell'ambiente delle corse automobilistiche, un pilota perde il controllo della sua auto e va a sbandare, morendo sul colpo. Sembrerebbe un tragico incidente, una fatalità che è normalissima routine nel mondo della Formula 1. L'indagine viene affidata alla Polizia milanese, che non riuscendo a giungere a nulla chiede ausilio alla Questura di Roma. Il Commissario Trentini (Marcello Martana) affida il caso all'ispettore Nico Giraldi (Tomas Milian), reduce da aver sventato una rapina alle Poste Centrali. Nico, dopo aver interrogato tutti i sospettati, si infiltra usando vari travestimenti nell'ambiente delle gare automobilistiche, anche aiutato dall'ormai inseparabile Venticello (Bombolo). Intanto suo cognato Fabrizio (interpretato da Sergio Di Pinto), desta sempre più la preoccupazione di Angela (Olimpia Di Nardo), la quale, preoccupata per lo stile di vita al di sopra delle possibilità del fratello, chiede a Nico di aiutarlo. La sera stessa Fabrizio, dopo aver rubato una macchina e portata ad un carrozziere compiacente, trova dentro al bagagliaio un cadavere. Fabrizio corre a casa del nostro protagonista per chiedergli consiglio riguardo al ritrovamento della salma. Per difendere il cognato Nico inventa una storia plausibile per l'integerrimo giudice La Bella (Enzo Garinei), titolare dell'indagine sul cadavere ritrovato nella macchina. Deciso a fare chiarezza sull'assassinio, il temuto giudice inizia ad indagare sul passato di Nico, e dopo tante ricerche scopre la verità sulle modalità del ritrovamento del corpo nella Mercedes. Per Nico iniziano i guai: viene sospeso dal corpo e tutto sembra andargli storto. Riuscirà a scoprire chi si nasconde dietro questo delitto e perché?
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